venerdì 7 ottobre 2011

vivere fino a 100 anni

Vivere a lungo si può. Superare la soglia dei cento anni non è una illusione. Per qualcuno poi, c'è la possibilità, concreta, di arrivare ben oltre questa soglia ed entrare a far parte del ristrettissimo club degli ultra-centenari. 
L'importante è, naturalmente, avere un comportamento sano e soprattutto essere felici. 

Se infatti qualcuno di noi è aiutato dalla genetica, per tutti gli altri c'è la possibilità concreta di aumentare la propria aspettativa di vita, di almeno una decina di anni, semplicemente avendo cura di sé. La conferma arriva da uno dei massimi esperti mondiali di invecchiamento. il giapponese Tanaka, lo scienziato giapponese spiega cosa la scienza è riuscita a capire su uno dei processi naturali più complessi, l'invecchiamento. 

"La scienza ora è in grado di capire i processi legati all'invecchiamento e di suggerire alle persone percorsi adeguati per ottimizzare al massimo le proprie aspettative... per diventare ultracentenario serve un buon patrimonio genetico. Soprattutto occorre che un particolare segmento del nostro Dna, contenga delle specifiche mutazioni che favoriscono il funzionamento di questi organelli rallentando i processi di invecchiamento. Si tratta di mutazioni di vario tipo. Noi, per esempio abbiamo lavorato sul genoma degli ultracentenari giapponesi e abbiamo rilevato alcune caratteristiche specifiche."
"Il gruppo italiano ha invece studiato il genoma mitocondriale dei centenari sardi, ha scoperto invece altre mutazioni, diverse dalle nostre. I mitocondri sono le centrali elettriche intracellulari che forniscono quasi tutta l'energia necessaria per l'attività delle cellule. Sono fornaci che bruciano l'idrogeno estratto dalle sostanze nutrienti con l'ossigeno assunto durante la respirazione. Sono anche i principali produttori di molecole ossidanti che possono attaccare le proteine, i lipidi e il Dna. Quindi si presuppone che i mitocondri siano strettamente legati al processo di invecchiamento». 

"I processi legati all'invecchiamento sono infatti molto condizionati non solo dalla genetica, ma anche, e in maniera rilevante dagli stili di vita, dalle abitudini alimentari e dal grado di salute mentale e psichica. L'importante è mangiare con moderazione. In tutti gli esperimenti che abbiamo effettuato abbiamo visto che una dieta ipocalorica fa aumentare di molto le aspettative di vita, questo perché i mitocondri non vengono eccessivamente stressati dall'apporto di sostanze nutritive in eccesso. Attenzione però, perché quando si è invece molto anziani, occorre mangiare più del necessario, per poter ottenere gli stessi effetti, perché il metabolismo rallenta"

Esistono alimenti particolari che aiutano i mitocondri ad allungarci la vita? 
"Sappiamo che alcuni alimenti presenti nella cucina giapponese, come la soia contengono sostanze che favoriscono e sostengono l'attività dei mitocondri. Così come sappiamo che lo  stesso tipo di effetto lo ha anche una particolare sostanza che è presente nel vino rosso. Inoltre, sia la cucina giapponese sia quella italiana usano molto pesce, che contiene acidi grassi polinsaturi. Penso che noi giapponesi dovremmo anche aumentare l'assunzione di frutta e verdura prendendo esempio dai popoli mediterranei"

Perché per vivere a lungo è importante lo stato di salute della mente? 
"Non sono uno psicologo, ma abbiamo rilevato che gli uomini vedovi, soli muoiono molto prima di quelli che vivono in coppia. Rimanere da soli è infatti un fattore di rischio"  
Qual è quindi il segreto delle donne? "Con le mestruazioni il corpo delle donne perde ferro ogni mese. Il ferro libero nelle cellule dà origine a specie reattive dell'ossigeno, che attaccano le componenti cellulari come i lipidi, le proteine e il dna. E' stato dimostrato inoltre che le donne che partoriscono dopo i 40 anni vivono più a lungo delle altre. Per spiegare questo fenomeno dobbiamo tener conto del fatto che tra madre e figlio avviene uno scambio di cellule. Nel corpo delle madri, sebbene in piccola quantità, si può riscontrare la presenza di cellule del feto. Le staminali dei tessuti provenienti dal feto probabilmente contribuiscono alla longevità della madre"