Sono sostanzialmente due i principi sui quali si basa una qualsivoglia dieta iperproteica:
- la carenza (o addirittura l'assenza) di carboidrati rende impossibile la trasformazione dei grassi alimentari in grassi di deposito;
- il metabolismo delle proteine è superiore a quello di carboidrati e lipidi; la metabolizzazione delle proteine infatti richiede circa un 30% circa in più di energia rispetto a quella occorrente alla metabolizzazione degli altri macronutrienti.
Quale che sia la tipologia di dieta iperproteica i reni sono chiamati a un eccesso di attività allo scopo di eliminare l'azoto contenuto nelle proteine; senza contare poi il fatto che le diete sbilanciate verso lipidi e proteine non sono immuni da seri problemi digestivi.
Uno dei presunti vantaggi di una dieta iperproteica sarebbe quello di frenare il meccanismo insulinico; l'insulina infatti è particolarmente demonizzata dai sostenitori delle diete iperproteiche in generale e dai sostenitori della zona in particolare, tali regimi si basano essenzialmente sull'indice glicemico degli alimenti.
In realtà le cose sono molto più complesse e non è detto che un cibo a basso indice glicemico abbia anche un basso indice insulinico. Non sembrano esserci quindi particolari indicazioni che portino a preferire un modello di dieta iperproteica,